Non dobbiamo essere avari con la nostra felicità, nemmeno si trattasse di danaro. Noi lo sappiamo bene che la distanza tra la felicità e il soffrire può valere un secondo, pochi centimetri, lo spazio di un pensiero...allora spezziamo la nostra felicità con chi è triste...come fosse una pagnotta, un'ostia...non è necessario fare a metà...ne può bastare anche una scaglia.
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