sabato 30 agosto 2008

O protagonisti o nessuno

Oggi chiude il 29° Meeting di Rimini, assise di Comunione e Liberazione. Ci torno perché avevo fatto un accenno tempo fa e anche un errore. Titolo non è O protagonisti o niente (come scrissi allora) ma O protagonsiti o nessuno. Leggo un'intervista di Famiglia Cristiana al professor Vittadini, ciellino doc, che spiega (citando Giussani): "Protagonista non vuol dire avere la genialità o la spiritualità di alcuni, ma avere il proprio volto che è, in tutta la storia e l'eternità, unico e irripetibile." Continua (questo è Vittadini e non Giussani): "Essere protagonisti non significa essere vincitori, riuscire nella vita, essere i primi, ma realizzarsi rispetto al proprio destino."
Bene, sì, mi sta bene, anche se aggiungo due cose:
1) questa è una bella frase, poi declinarla nella vita è tutta un'altra cosa, perché è assai difficile scrutare fra le nebbie della vita qual è, con chiarezza, il proprio destino.
2) circa il fatto di non essere primi, per quel poco che conosco Cl mi pare invece che la tendenza sia a valorizzare chi riesce, a dar peso ai numeri, al successo anche mondano....mi posso sbagliare, si capisce, e del resto in questa aspirazione alla gloria anche terrena mi posso considerare in un certo senso ciellino.
Ps In foto Padre Mauro Serragli, missionario comboniano, a mio avviso un protagonista (oltre che amico)

Nessun commento: