lunedì 21 luglio 2008

Gioia e pianto


Quando uno sta mediamente male, spesso gli si dice: "Su, coraggio, pensa a chi sta peggio di te." Noto una certa stonatura in questa affermazione, è un po' come se uno ricavasse gioia dalle disgrazie altrui. Mi pare che il Vangelo dica che bisogna gioire con chi è nella gioia e piangere con chi è nel pianto. Cioè non essere invidiosi della gioia altrui, né lontani dalla altrui sofferenza. Di chi sta peggio di noi dovremmo ricordarci sempre, non quando stiamo male, per ricavarne un po' di sollievo. Dico 'dovremmo', perché in realtà mi pare che quando stiamo bene ci dimentichiamo di tutti e non abbiamo bisogno di nessuno.


in foto: l'irreale trasparenza del lago di Devero

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