mercoledì 8 agosto 2012

Quel silenzio sui monti


La vicenda triste del silenzioso marciatore Alex Schwazer mi fa riflettere. E torno ad un passaggio dell'intervista al papà di Alex, Joseph, che ha fatto il mea culpa e ha fatto capire fra l'altro che lui avrebbe dovuto intuire la sofferenza psicologica del figlio, troppi silenzi, una vita fatta solo di sport e di clausura, un viso triste, e poi quella frase del padre: "E per fortuna che ha fatto solo questo, che non ha fatto altre scelte." E penso alla montagna, al silenzio della montagna, ai lunghi e freddi inverni, al buio e al carattere silenzioso, tipico dei montanari. Un silenzio che può nascondere tristezze inespresse. Penso a quanto sia rara la felicità, inimmaginabile anche per chi come Alex avrebbe tutto....almeno ai nostri occhi....persino una gran bella ragazza....eppure non ha la felicità. Men che meno oggi. Dicono che i montanari hanno un carattere roccioso,   che non si sgretola: fuori il carattere, caro Alex.

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