Ieri sera ho visto un film stupendo, IL PRANZO DI BABETTE. Sì, so che è un film famoso, ma mi era sfuggito sino ad ora. Del 1987, scritto e diretto da Gabriel Axel, è tratto da un romanzo di Karen Blixen. Lo devo rivedere perché è ricco di stimoli, di frasi importanti. Perché è commovente. 'Un artista non è mai povero' dice la cuoca Babette alla fine. E questo ha accarezzato le mie velleità artistiche. C'è il rapporto fra successo mondano e vita spirituale, fra piacere della 'carne' (in questo caso una cena alla francese, meravigliosa) e piacere dello spirito, fra una vita di rigore e sacrificio e una vita più libera, spontanea, più affidata al sentimento. Esempi di riconoscenza e generosità, di amore frateno. Un gran bel film, mi ha ricordato Bergman, del resto è ambientato in Danimarca, in quel nord del mondo facile ad una visione religiosa rigida come il clima, tendente alla depressione e al silenzio. E in quel mondo arriva la bella e vitale Babette.......
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