domenica 1 luglio 2012

Troppo facile

I miei lavori di narrativa non sono la cronaca della mia vita. Lo ripeto perché ho continue conferme che i lettori dei miei testi sono tentati di interpretarli come episodi che ho vissuto. Una sorta di diario, insomma. Sarebbe troppo facile. Lasciamo al narratore almeno la libertà-capacità di nascondersi nei vari personaggi. Anche il mio racconto lungo 'Vicolo Canonichetta', venne interpretato da un mio amico (fra l'altro grande lettore)  come cronaca romanzata. Mi rendo conto che i lettori non dovrebbero conoscere l'autore, che fra le righe risulta troppo 'ingombrante'.

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