lunedì 21 maggio 2012

Verso Londra 2012

Seoul 1988. Tornano i Giochi con tutti i partecipanti, dopo i vari boicottaggi. Ho pochi ricordi di Seoul, anche per via del fuso orario. Seguo soprattutto l'atletica leggera, che mi appassiona sempre più. E insieme mi delude, perché il doping demoralizza gli entusiasmi. E' grossa la delusione per Ben Johson, canadese della Giamaica, che stravince i 100 metri in 9"79. Tutti gridano al miracolo, Carl Lewis (secondo) storce il naso. E infatti Ben sarà clamorosamente espulso per palese uso di doping. Qualcuno dice che l'antidoping è ferreo con tutte le nazioni, un po' meno con gli Usa. Appare poi un'altra grandissima atleta, Florence Griffith-Joyner (Usa), che vince come un proiettile i 100 e i 200, in apparente facilità. 'Fast Flo', così verrà soprannominata, morirà giovane per un attacco di cuore. L'ultimo giorno delle Olimpiadi di Seoul è il mio preferito, perché è il giorno della vittoria nella maratona di Gelindo Bordin, che bacerà la pista dopo l'arrivo. Forse proprio da quel giorno ho cominciato ad illudermi di poter correre anch'io una maratona, evento che si realizzerà oltre dieci anni dopo. Ho conosciuto meglio Gelindo grazie al bel libro di Max Lodi, e ci siamo incontrati un giorno, al settimanale 'Luce'. Un tipo simpatico.

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