venerdì 23 marzo 2012

Perché scandalizzarsi?


Dopo aver pubblicato il post sull'ultimo libro di mia cugina Lella Ravasi Bellocchio (L'amore è un'ombra) ho ricevuto una mail da una lettrice, 'scandalizzata'; si augura che io non sia dello stesso parere di mia cugina, circa l'ambivalenza dei sentimenti e il fatto che in ciascuno di noi alberghi un potenziale assassino. Io il libro non l'ho letto, ma immagino che Lella non abbia portato solo la sua esperienza, ma da psicanalista abbia testimoniato quello che è l'assunto di anni e anni di studio, di ricerca, di introspezione nelle profondità dell'animo umano. Ma credo non ci si debba in ogni caso scandalizzare. L'ambivalenza dei sentimenti è provata da tutti i viventi, certi nostri vissuti ci sorprendono, a volte persino ci spaventano, ma non credo sia utile negarli. Gestirli sì, accettarli sì, tenerli a bada sì, sublimarli nei modi che riteniamo migliori è un nostro compito, ma immaginare che siano solo di pochi individui eccezionalmente malati non credo sia un bene.

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