domenica 11 marzo 2012

L'attesa dei fiori


L’ATTESA DEI FIORI

Percepisco un’attesa: dentro di me e nel cuore della mia città. E’ come se ci si stirasse dopo il lungo sonno invernale, se ci si sgranchissero le gambe e le braccia e lo spirito, dopo il letargo e il freddo e il buio. Varese è pronta a scoppiare, a soffiare il miracolo delle fioriture, regalandoci nuova voglia di vivere. Oggi siamo ancora nel grigio dominante, ma basta la pazienza di qualche giorno e il nostro borgo si macchierà di gialli, di rosa, di bianchi. Sento nell’aria la primavera e nelle parole dei mie concittadini (anzitutto nelle mie) il desiderio di luce: ‘Le giornate s’allungano’ dicono in molti e lo pensano tutti. E siamo più felici. A volte euforici. Come quando notiamo i primi petali colorati scivolare fuori dalle gemme della nostra pianta preferita. Nel mio caso la magnolia. Varese ne è riccamente dotata: Città Giardino, Città dei Fiori, la San Remo delle Prealpi. Qualche giorno fa non me l’aspettavo che fosse già l’ora, viaggiavo in auto fra musiche leggere e pensieri positivi quando ho notato una magnolia, dalle parti di Casciago, che aveva più fretta delle altre. Una magnolia impaziente, che rischiava di prendersi le ultime gelate di marzo pur di mostrarsi ai suoi ammiratori. Ho posteggiato l’auto, ho scattato una foto e mentre posteggiavo, scattavo e ringraziavo è nata un breve composizione, che non m’azzardo a chiamare poesia ma che ugualmente vi propongo, fosse solo perché è un breve inno alla speranza, che ha radici in questa vita ma che pretende molto di più, persino un’esistenza eterna.
‘L’ultima rabbia dell’inverno/è fiato caldo che soffia colori./Il vento tiepido/porta al cielo/occhi stupìti./Un altro giro di valzer./Si ricomincia./Oggi non si muore.’

La Provincia di Varese domenica 11 marzo 2012

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