mercoledì 28 marzo 2012

Da Chiara a Bufalino


Potrei usare meglio il mio tempo, ad esempio scrivendo narrativa, ma ogni tanto mi piace perdermi in considerazioni ad alta voce, poco produttive. Tanto per rilassarmi un po'. Quando ero giovane ho partecipato più volte al Premio Mont Blach per romanzi inediti. Bisognava avere meno di 40 anni, se non erro. Non vinsi mai, in compenso conobbi Andrea Vitali, mio coetaneo, oggi scrittore affermato, che cominciò a vincere già lì. Allora spostai più avanti il margine del successo. Pensai: "Bè, Piero Chiara ha ottenuto il successo a 52 anni, con 'Il Piatto piange'. C'è tempo." Ebbene, anche quell'età per me è passata, e allora via con un altro scrittore. Gesualdo Bufalino (foto) ottenne il successo a 61 anni, con 'Diceria dell'untore'. E allora oggi prendo esempio da lui, spero di imitarlo: non è mai troppo tardi. E se andrà male con Gesualdo, troverò senz'altro un altro scrittore. Però adesso è meglio che scriva cose serie.

Nessun commento: