giovedì 29 dicembre 2011

Sergio e Roberto


Questo pomeriggio sono stato ai funerali di Sergio, papà della mia amica Patrizia, morto dopo una lunga malattia. Per me Sergio è un eroe, perché è riuscito a vivere ancora, dopo la tragica morte del figlio Roberto, ancora ragazzo. Già questo è un titolo sufficiente, una credenziale di tutto rispetto. Non conoscevo Sergio, è stato descritto come una persona buona, riservata, che non amava mettersi in mostra, che amava la sua famiglia, il suo lavoro, che ha saputo vivere la malattia con dignità. Ho saputo anche che di mestiere riparava macchine da scrivere, strumenti che ho sempre amato. Mi consola pensarlo finalmente riabbracciare il figlio Roberto. A questo abbraccio Sergio deve averci sperato da quel tragico giorno: questo abbraccio ipotizzato gli ha dato la forza di svegliarsi, di andare al lavoro, di tornare a casa e di addormentarsi la sera.

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