venerdì 30 dicembre 2011

Parole nuove


Lo ammetto, con gli anni si diventa più esigenti, anche perché se ne sono sentite tante. Di prediche, ad esempio. Faccio davvero fatica a trovare sacerdoti che mi catturino con la loro omelia. Sarà colpa mia, certo. Chissà cosa pretendo. La mia ricerca di parole nuove è fuori luogo, forse. Ma credo sia un mio diritto.
Non voglio certo fare la predica a chi fa la predica per professione, solo qualche consiglio, con umiltà.
1) Scegliere sempre una predica BREVE. Non si sbaglia mai. Al massimo il peccato è veniale. Pochissimi possono permettersi prediche oltre i 10 minuti. Devono essere davvero in gamba. Ricordo un salesiano, tanti anni fa: avrebbe potuto parlare per ore, le sue parole rapivano. Ma sono eccezioni.
2) Non pronunciare frasi del tipo 'Non occorrono le parole' e ancora 'Ogni parola è inutile, basta il silenzio' salvo poi continuare la predica a lungo.
3) Non fare lunghe pause di silenzio e, al primo sospiro di sollievo degli astanti (dai che è finita!), riattaccare con entusiasmo, con brio, quasi a dire: 'No, miei cari, è ancora lunga'.
4) Evitare pose da attori. Quello è un altro mestiere.
5) Evitare cartelli con scritte 'Non si confessa durante l'omelia'. La confessione è un sacramento, l'omelia no.

2 commenti:

Simone ha detto...

Parole sante! Ne avrei anche altre, tipo predicare dall'ambone senza stare tra la gente come un imbonitore a far domande, alle volte a caso e soprattutto ai bambini, che si imbarazzano e sperano di tagliar la corda al più presto (cosa che poi magari riescono, ahimè, a fare dopo la Cresima...)
Buon Anno!

carlo ha detto...

buon anno anche a te, caro simone