martedì 1 novembre 2011

Organo

Da più di un anno (colto da uno scatto di novità) suono l'organo. Ho imparato a memoria 5 canti religiosi e sto imparando un Sanctus. Da qualche mese, alle 8.15 del mattino, vado nella chiesa di S.Ambrogio (deserta a quell'ora) e provo lì i miei brani, al grande organo che sta dietro l'altare. Non riuscirà mai a suonare in pubblico, accompagnare una Messa, per alcune ragioni. Sono un tipo emotivo, ma soprattutto ho imparato i brani a memoria. E' la stessa differenza che c'è fra leggere una poesia e recitarla a memoria. Se a memoria ci si dimentica una parola è la fine, la sequenza si scollega, è il panico. Ci si aggrappa alla memoria come un naufrago alla fune, ma spesso la fune non arriva. Vorrei evitare simili figure in chiesa. Però stamani mi sono preso una piccola-grande soddisfazione. Al termine della mia solitaria esecuzione stavo uscendo dalla chiesa quando mi sono accorto che c'era una signora seduta. Le sono passato accanto, lei mi ha sorriso e ha detto: "Grazie! E' stato bello." Inutile dire che mi sono molto inorgoglito. Probabilmente era un angelo del Signore, giunto a dirmi che devo perseverare.

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