domenica 23 ottobre 2011

This must be the place 2

Visti i temi trattati da This must be the place, avrei immaginato il regista Paolo Sorrentino uno della mia età, over 50, e invece è del 1970, giovane. Sì, perché nel film abbiamo il tema del senso di colpa per la figura paterna, il tema della ricerca del padre che se ne va, e allora lo si rimpiange e si cerca di riparare alle sfrontatezze della gioventù, quando i rapporti parentali soffocano, e con la scusa del genitore che non ci ama è facile andarsene. C'è il tema della tentazione di amori giovani, che possono lusingare anche chi -come il protagonista- vanta 35 anni di matrimonio in apparenza felice. Cheyenne rifiuta l'approccio esplicito di una giovane con la più improbabile delle frasi: "Non posso fare l'amore con te. Sono un uomo sposato!" Anche se poi il regista lascia in sospeso l'esito di quella notte, non si capisce bene se Penn l'abbia trascorsa sul divano o a letto con la ragazza. C'è il tema della morte del figlio, che in verità assilla ogni mamma e papà, giovani o vecchi che siano. E ci sono tanti altri spunti. Bravo, Sorrentino.

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