lunedì 3 ottobre 2011

La summa di tutto

Questo pomeriggio m'è tornato un vecchio pensiero da narratore incallito: impaurito dalla precarietà dell'esistere, sono colto da premura di scrivere una specie di summa esistenziale in forma di romanzo, affinché -dovendo andarmene all'improvviso- nulla resti nascosto dei miei pensieri, delle mie convinzioni e delle mie speranze. Una fretta narrativa ridicola, che pure mi ha aiutato agli inizi degli anni novanta, quando scrivevo moltissimo, colto dalla paura che non sarei arrivato alla fine di quella storia. Fretta ridicola, dicevo, perché la mia vita è già ricapitolata e scritta, giorno dopo giorno, in ciò che scrivo ma soprattutto in ciò che faccio.

in foto: luglio 2011, cima della Laurasca.

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