mercoledì 24 agosto 2011

Gioia e dolore


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'Quanto più a fondo scava il dolore nel vostro essere, tanta più gioia potrete contenere.'
E' questa una delle intuizioni più note del libro IL PROFETA di Kahlil Gibran, che rassomiglia molto al 'piacere figlio d'affanno, gioia vana che è frutto del passato timore' (La quiete dopo la tempesta - Giacomo Leopardi).
Tutti siamo costretti, nostro malgrado, a passare attraverso l'esperienza del dolore, che ci fa apprezzare la salute, che moltiplica il valore della gioia. E più il dolore scava, più la gioia -frutto del passato timore- sarà esuberante.
Quando una cosa c'è, è scontata; quando una cosa manca, è valorizzata.
Siamo sottoposti al vincolo di un'attesa.
La gioia è desiderio.

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