mercoledì 29 giugno 2011

I buoni consigli

Stamani stavo salendo lungo la rizzàda delle Cappelle con la mountain-bike. Giunto in prossimità della 14^ Cappella, un viandante in discesa (con auricolari) si è fermato e mi ha guardato. Con il mio solito ottimismo, pensavo intendesse salutarmi (forse era un amico che non avevo riconosciuto) oppure lodare le mie qualità atletiche (come a volte succede) e invece il soggetto in questione, con viso sorpreso quasi si trattasse di un'apparizione, dice: "Ma qui non si va con la bicicletta!" Il tono è di rimprovero ma con sorrisino (eh eh, birbantello!!!), gli occhi sorpresi, al limiti dell'incredulità. Ci sono rimasto un po' male. Vorrei far notare che vado raramente in mtb e comunque solo in salita e mai quando c'è tanta gente. Inoltre il pellegrino solerte mi ha distratto mentre stavo pregando: probabilmente pensava che fossi concentrato nell'estasi atletica. Ho allora sentito cantare dentro di me Fabrizio De Andrè: "Si sa che la gente dà buoni consigli, sentendosi come Gesù nel tempio. Si sa che la gente dà buoni consigli, se non può più dare cattivo esempio." Ciò mi ha rincuorato. Riflettendo mi sono però accorto che anch'io, sebbene di rado, dò buoni consigli. Quindi perdono di buon grado il pellegrino, svelto in correzioni fraterne. E ancora canta Fabrizio: 'Anche se voi vi sentite assolti, siete lo stesso coinvolti!?

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