mercoledì 11 maggio 2011

Passione

Ieri pomeriggio scendevo dal Sacro Monte, a sessanta all'ora, in sella alla mia Decathlon gialla. Il giorno prima, nei pressi di Rapallo, scendeva ad 80 all'ora Wouter Weylandt, corridore belga di 26 anni, impegnato al Giro d'Italia. E' caduto ed è morto. Io so cosa vuol dire scendere veloci, in precario equilibrio sopra una bici, che ha copertoncini larghi un centimetro. Ma chi ha passione per questo sport non ci pensa. Va e si diverte. Soprattutto in discesa. Io ho dentro un po' di quella passione, che senz'altro ha spinto Wouter a scegliere il mestiere del ciclista professionista. Io e lui siamo fra coloro che, per dirla con Dante 'la ragion sommettono al talento'. Io, alla mia età, sono diventato molto prudente, ma quando ne avevo 26 di anni, scendevo veloce. Ho sfiorato anche gli 80, qualche volta. Forse 80 no, ma 70 sì. Io capisco Wouter e, col pensiero, lo abbraccio.

Nessun commento: