lunedì 23 maggio 2011

Lettera ai giovani

Cari giovani,
questa sera ho incontrato una mia ex alunna in un supermarket. Abbiamo parlato un po'. Come va come non va, è saltato fuori il tema del lavoro. Lavora in un grande centro commerciale varesino. "Prof. alla fine io ho scelto questa filosofia: coi tempi che corrono, avere il lavoro è già tanto. Non posso pretendere che sia proprio quello che desidero. Mi accontento. E nel tempo libero cerco di realizzare le mie passioni." Più o meno il succo del suo dire era questo. Come darle torto? Il lavoro serve per vivere. Senza lavoro non si mangia. Anche i sogni, le passioni servono per vivere, ma non sempre (direi quasi mai) si può contare sul lavoro sognato. Anche perché il lavoro sognato può rivelarsi deludente. La vita è l'arte di far ruotare tutte le sfere, come un giocoliere.

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