mercoledì 10 novembre 2010

Qualcosa di rotto

Due forze ci condizionano: la voglia di perfezione, di fare tutto bene, ordinato e pulito, e l'impossibilità a realizzare tale obiettivo. E allora a poco a poco impariamo ad adattarci a viaggiare sempre con qualcosa di rotto. Anche Alessandro Ballan (foto) toccò il cielo in quel magico settembre 2008 ma poi il bel giocattolo della vittoria si è rotto anche per lui, e ora viaggia nelle retrovie. Impariamo a convivere in allegria col rubinetto che perde, la tapparella che cigola, l'auto con il bozzo e la spalla che duole un poco. La perfezione non esiste. La perfezione è una pretesa.

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