Grazie di esistere, sorella morte. E' la paura di te che mi fa correre, che mi fa vivere nella fretta operosa, che mi fa pregare perché un Dio, a questo punto, è necessario.
Grazie, sorella morte, perché è grazie a te che evitiamo esuberi: di corpi e di arroganza.
in foto: controluce invernale alle baite di Torgnon
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