giovedì 23 settembre 2010

La mia fede

Alcune volte mi sento un privilegiato ad avere la poca fede che ho. Considero una gran fortuna avere un Dio da pregare, una speranza di vita eterna da caldeggiare, uno sguardo che (come diceva Carlo Carretto) sa andare al di là delle cose, che intravvede la trascendenza un po' ovunque. Ma in altri momenti considero la mia fede solo la terapia per la mia mediocrità, per la mia paura, per la mia scarsa propensione al rischio. La fede come comodo guanciale, dove dormire in santa pace, con tanto di benedizione divina.

in foto: la croce dell'Eyehorn

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