domenica 26 settembre 2010

Conservatore

Una delle poche nozioni di storia che ricordo, fra quelle impartite dal mio prof. Cesare Revelli al Liceo Classico....ah, il mitico Cesare, avrà avuto più o meno cinquant'anni allora, nel 1973-74-75...si divertiva a terrorizzare gli alunni, e che gioia quando chiudeva il registro, si avviava flemmaticamente verso il calorifero, sciarpa rossa al collo, accendeva una sigaretta (mi pare senza filtro) e cominciava a parlare, di solito apriva con una frase ad effetto, e noi giù chini a prendere appunti, perché di testi non ce n'erano con revelli...ah, che tempi!...ma torniamo a ciò che ricordo delle sue lezioni di storia: la differenza fra reazionario, conservatore e rivoluzionario.
Consideravo che io sono senza equivoci un conservatore. Fossero tutti come me, saremmo ancora più o meno all'età della pietra, o poco dopo. Ma per fortuna non sono tutti come me, statici come una roccia (in foto, uno dei quattromila del Vallese). Per fortuna c'è ancora qualche rivoluzionario in giro. Però, concedetemi almeno di non essere reazionario.

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