venerdì 16 luglio 2010

Continuo


Dai 15 ai 25 anni circa mia mamma Ines (in foto a quell'età) si è dedicata allo studio del pianoforte, diplomandosi e dimostrando indubbie doti artistiche. Come già scritto, da poco mi sono imbarcato nell'avventura: suonare un poco il pianoforte, meglio, l'organo. E continuo, con alti e bassi, momenti di semiesaltazione ed altri di ansia che mi deprimono, negandomi l'illusione di riuscire a portare a termine almeno unn brano. Continuo con la testardaggine che prende dopo i 50, quando non si può perdere tempo e bisogna ramazzare al più presto ciò che si riesce; quando la mente stenta a rodare, ed ogni tanto tossicchia come un motore poco brillante. E stamani, durante una crisi di disistima, ho pensato a lei, a mamma Ines, seduta al pinoforte, in crisi d'ansia davanti a spartiti infinitamente più complessi dei miei. Quelle crisi che ti bloccano le mani, stecchi a raffica e pensi di aver disimparato tutto. Pensando a lei mi sono consolato.

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