domenica 6 giugno 2010

Vigilanza

Quando pensiamo alla parola vigilanza di solito ci viene in mente il Vangelo: in sintesi, bisogna stare attenti, essere pronti, perché non si sa né il giorno né l'ora e se non facciamo in tempo a convertirci, ci aspetta l'infelicità eterna....Stamani avevo in mente invece una differente traduzione di questa parola. Vigilanza è quel difficile equilibro fra l'assoluta necessità di avere certezze, fondamenta, punti fermi, solide basi (se no la casa crolla) e insieme l'opportunità di considerare molto di ciò che facciamo e abbiamo come provvisorio, assolutamente 'infedele', precario, sfuggente. Soldi e salute, per esempio: non attaccarci il cuore, se ne potrebbero andare molto presto. O più banalmente pensavo a tante nostre abitudini (il computer, facebook...)...ci sono ma lo schermo potrebbe annerirsi...arrabbiarsi non è segno di saggezza. Dobbiamo essere duttili, pronti ad adattarci al nuovo...in vista della novità più sorprendente.

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