venerdì 26 febbraio 2010

Magro e digiuno

Primo venerdì di Quaresima: magro e digiuno. Io sono per la moderazione sempre, non per la rinuncia occasionale. Sono per la frase: "Ama, e fai ciò che vuoi." Sto con il profeta Isaia, che parla di un digiuno fatto di gesti d'amore e di accoglienza, non quello di cenere in testa e di cilicio ai fianchi. Preghiamo pure con abbondanza, ma a stomaco pieno. Ricordo i radicali digiuni giovanili: si saltavano le cene, si andava ad incontri comunitari e si devolveva il corrispettivo della cena non consumata. Ed io a chiedermi: "Ma i soldi li dò lo stesso, perché star qui con i crampi allo stomaco, pensando solo a quando si tornerà a casa e, passata la mezzanotte, si potrà mangiare qualcosa?" Non sono fatto per i digiuni, ma attendo chi mi sa portare motivazioni per me plausibili.

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