sabato 14 novembre 2009

Resistenti al cambiamento

Consideravo che è ben difficile cambiare. Ciò che la natura ci ha dato, e probabilmente ciò che abbiamo appreso nei primi anni di vita, ci hanno regalato un'impronta non più modellabile. Forse si può limare via un po', ma è dura. E così si segue cò che ci viene più spontaneo, ciò che ci viene meglio. Per stare a me, sono nato per parlar poco, mai sarò un grande oratore, in compenso supplisco un po' con la scrittura. Ho maggiore versatilità per la fatica fisica e meno per quella mentale, ragion per cui (tenuto poi conto di un'intelligenza men che normale) non sarò mai un genio né un intellettuale di fama; in compenso nel 2007 (so che mi ripeto) sono salito 109 volte in un anno, in bici, al Campo dei Fiori. Ho fatto i miei bravi tentativi per superare certi limiti, ma sono quel che sono nato. Forse i maggiori sforzi li ho operati sul fronte morale, sin da bambino: ho cercato di essere più buono. Ma anche qui, con scarso sucesso. Ragion per cui, resterò sempre un santo fallito.


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