lunedì 31 agosto 2009

Avrei fatto lo stesso

Mettiamo (per pura ipotesi, naturalmente, e sperando non sia vero) che il Vangelo sia solo una edificante invenzione, semplice scrittura di uomini. Ebbene, avrei fatto la stessa scelta. Avessi dovuto immaginare un padre, disposto a mettere in atto il sacrificio più grande, avrei immaginato un padre che rinuncia al figlio. Non c'è dolore più grande della morte di un figlio. Non esiste atto d'amore più estremo e radicale che rinunciare al proprio figlio per amore di qualcun'altro. E questa Croce mi segue ovunque (in foto, quella in cima al monte Tamaro), mi interroga e mi scandalizza, mi provoca e rende continuamente necessaria, insostituibile l'appendìce della resurrezione.

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