lunedì 4 maggio 2009

Preghiera 'ambulante'



Prego molto. Non so quanto ne abbia il diritto, data la mia poca fede. Forse la mia è un'illecita invasione di campo. Ma non spetta a me giudicare, per fortuna. Prego soprattutto quando faccio le mie corsette. E allora è come se entrassi in un vasto camposanto, e i luoghi fanno memoria di persone. Data l'età, di amici ne ho avuti tanti, e tanti sono già andati avanti (come diciamo noi alpini). Ad esempio ieri, passo dalla chiesetta di San Cassiano (in foto) e non posso non pregare padre Adelio Lambertoni, Lam Pack Tung, che da quella chiesetta e da quella Madonna velatese è partito per la Cina. Poi passo dall'ospedale di Velate e rivedo mia nonna materna, Angela, e mia mamma Ines, morte entrambe in quei locali, l'una nel 1963 e l'altra solo 21 anni dopo, il 19 agosto 1984. Cerco di santificare così il tempo dedicato allo sport, perché non sia solo spazio riservato alla mia salute. Ho la propensione a sommare più cose nello stesso momento. Probabilmente mi verrà detto: "Mio caro, avresti dovuto scegliere."

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