domenica 28 dicembre 2008

Un nuovo albero



Per rendere anche esteticamente più apprezzabile questo Natale 2008, abbiamo acquistato un nuovo albero, più alto e folto del precedente. Già: il Natale. Che non è fine delle ostilità, periodo di pace, cessazione dello scandalo del soffrire. E penso agli oltre duecento morti di Gaza. Penso anche che oggi la liturgia parla della strage degli innocenti. Come dire: dal Natale, dall'invidia di Erode, nasce altro dolore.
Per parte mia, chiedo a questo misterioso Bambino di non farmi smarrire la fede nella Sua presenza salvifica, incoraggiante, foriera di speranza in qualcosa di meglio della guerra, della fame, di ogni umana miseria.

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