Ieri mattina ho ripercorso la strada che ho seguito per 5 anni, dal 1970 al 1975, dalla mia vecchia casa di viale Belforte al Liceo Classico 'Cairoli'. Sempre a piedi. E mentre camminavo rivivevo le (quasi sempre) spiacevoli sensazioni di quel viaggio d'andata (perché il ritorno era ben diverso). Un'ansia sottile e crescente, di mano in mano che il Classico s'avvicinava. Un malessere a volte potente, altre meno, ma comunque un disagio esistenziale causato dal timore delle interrogazioni e dei compiti in classe. Poco entusiasmo, solo in parte mitigato dalla vista di belle, sognate ragazze, dall'incontro degli amici, compagni sulla stessa, scomoda barca, e da alcune materie amate, in primis l'educazione fisica. Ebbene, due i pensieri. Il primo: per fortuna oggi sono un prof. di ginnastica, perché so che ai miei alunni non provoco ansie, ma addirittura piacevoli sensazioni. Il secondo: cari giovani amici, dopo è meglio, molto meglio. Quindi rincuoratevi, e tenete duro.
in foto: maggio 2010, l'annuale incontro al 'Cairoli' con i miei ex compagni di liceo
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