venerdì 20 aprile 2012

Libertà condizionata

Libertà, libertà....liberi da Roma ladrona, Nord libero, libera Padania in Stato centralista...per carità, no, non stavo pensando alla libertà storica, annunciata a gran voce dai politici dei nostri tempi....pensavo alla nostra libertà personale, ai suoi condizionamenti...mi sono dovuto fermare, ho scelto LIBERAMENTE (questo mi è concesso) di non proseguire nell'elenco, che mi stava incarcerando.

Il missile Tor

Almeno i pensieri sono liberi: quelli sì. E nel mio girovagare mentale ho incontrato, poco fa, il mitico Missile Tor. La gente della mia età, quella che giocava col Tor negli anni Sessanta, certamente lo ricorderà. Un solo difetto: era piuttosto fragile. Rientrando nell'atmosfera, facilmente si sfasciava. Grandi delusioni col Tor. Che ci faceva salire in cielo, e poi ci ributtava nel limite terrestre.

Felicità ferita

La vita ci segna. Cicatrici su cicatrici. E più si vive più ci si ferisce. Per necessità possiamo meritarci, con gli anni, solo una felicità ferita. Certi segni non si cancellano. Una felicità che cerca di sventolare, ma il tessuto è sempre più logoro, lo sventolìo debole. Per questo ci occorre un paradiso, per rinnovare il tessuto.

Ho bisogno

Ho bisogno di una porta che si apre, introducendomi al sacro. Ho bisogno di silenzio e di penombra. Ho bisogno del suono di un organo. Ho bisogno di inginocchiarmi sul marmo. Ho bisogno di camminare lungo una navata qualsiasi, e di trovare in fondo una porta che si apra su un giorno rinnovato.