
Piazza Canonichetta trasformata per qualche ora in una grande falegnameria. Un inebriante profumo di legno ha mutato questo pomeriggio i soliti odori del centro città. Tanti ragazzi, in abiti d'epoca, hanno animato il Presepe vivente, dieci anni di Presepi, cioè di lavoro, materiali, idee, animali sull'aia ai piedi del campanile del Bernascone, un lavoro di mesi, dispendioso anche in termini economici. Perché tutto ciò? Da dove genera tanta energia? Me lo chiedevo scattando foto e ammirando la scena. Loro, la gente di Comunione e Liberazione, gli autori del Presepe, lo fanno per se stessi, per i loro figli e nipoti, e lo mostrano ai varesini. Si mostrano con l'abito della fede, col vestito della festa.