
Lo sappiamo, siamo appesi a un filo, ad ogni età, però il tempo che va dai 50 ai 55 anni (cioè la mia età) è tempo di crisi, un po' per tutti. Ma non lo si dice. E non si è coniato un termine paragonabile all'altra età di crisi, l'
adolescenza. Dire
senescenza è troppo, andiamo decisamente in là con gli anni. Direi
presa di coscienza. Parlerò un po' di questo mio tempo, anche se i post del blog (che vanno al contrario, si legge prima ciò che è stato scritto dopo) creano qualche confusione. Il passato, il presente e il futuro sono letti, compresi e immaginati con occhi più consapevoli. E ciò mi porta ad abbracciare la celebre sentenza di Orazio:
'Carpe diem, quam minimum credula postero' e cioè 'Cogli l'attimo, confidando il meno possibile nel futuro'. Ma proprio Orazio, che invitava a far parte dell'aurea mediocritas, che non piace agli eroi ma vince gli affanni? Già, proprio Orazio.