martedì 24 giugno 2008

Protagonisti


Rifletto sul titolo del meeting di Rimini di questo 2008. Mi pare che sia: "O protagonisti o niente." Se per protagonisti si intende il nostro compito esistenziale di strizzarci come limoni, per tirar fuori tutto il nostro succo, sino all'ultima goccia, sono d'accordo; ma se il termine 'protagonista' presuppone o sottintende un qualche tipo di successo, di premio mondano alle nostre azioni, allora sono assai più perplesso. Perché, evangelicamente, spesso il risultato in questo mondo è il niente: come diceva giorni fa il mio amico padre Mauro Serragli (foto), missionario oggi sottoposto al vaglio della fede di Abramo, che credette senza aver visto i frutti del suo impegno, alla prova della fede di Mosè, che non entrò nella terra promessa. Diffiderei dei successi mondani, sebbene ricercati, anche dal sottoscritto.

ps Non sono mai stato al Meeting di Rimini. Aspetto che mi invitino come scrittore, ma poiché sono uno scrittore modesto, e poi non ho Santi in Paradiso (né ciellini sulla terra), mi sa che dovrò attendere ancora a lungo.

Traversata


Ho ripreso ad andare al lago di Monate: in bici e poi 1 km, 1 km e mezzo di nuoto. Non vi tedierò con questa storia di Monate e delle bellezze di questo lago prealpino, così vicino alle nostre case, così invitante. Già l'ho fatto in abbondanza lo scorso anno. Dirò solo che quest'anno vorrei fare la traversata del lago Maggiore Stresa-Reno di Leggiuno, km 3.300, in programma sabato 26 luglio, traversata che ho clamorosamente fallito nel 2005. Non so perché ci ritento. Un po' lo so: è una sfida, la dimostrazione che ci sono ancora, che ho vinto le paure di allora. Pericoli non ce ne sono. E non è certo un'impresa epica. Ma spesso il valore più o meno 'epico' di un gesto è soggettivo e non oggettivo. Nel senso che il mio impegno per questo navigazione a bracciate potrebbe essere così commentato da uno che non sia il sottoscritto: "Chel lì l'è stùpid!"

in foto: al lago Maggiore, agosto 2007, fine della stagione natatoria nei laghi.

Vita facile


Mentre s'impone nell'aria, fra chiazze di smog e di afa, il profumo dei fiori di tiglio e dei piccoli fiori delle siepi, mentre il fico (in foto, quello di Carmela Ossola) caccia i primi frutti (i 'fioroni'), ripenso ad una frase del film 'L'uomo del tempo' con Nicolas Cage, che ho visto ieri. In un passaggio, il padre del protagonista dice: "Non esiste la parola facile nella vita degli adulti." Ho l'impressione che la mia vita sia troppo facile.