mercoledì 3 febbraio 2010

Pazienza


Al tramonto della vita, ciò che conta è aver amato...Era una delle frasi più citate sulle immaginette, che noi giovani della Shalom ci scambiavamo negli anni Settanta e Ottanta. Io, che statisticamente non sono ancora al tramonto, ammetto che l'amore verso il prossimo è arte da imparare. Ma ravviso altre due urgenze, da qui a quel rosso là in fondo. La prima: fare il possibile, con ogni mezzo e strategia, per convincersi che Dio esiste per davvero. La seconda: crescere sulla via della pazienza. Anche quando siamo fuori dagli ospedali, siamo pazienti in un mondo che, di pazienza, ne richiede davvero tanta.

Enrico e Berny

E chiudo con la Brinziobianca2010, citando i restanti due miei amici, dei quali non ho ancora parlato. Enrico Piazza era il più accreditato è lo ha confermato, 25° con un ottimo 46'39"...ma la grande prestazione gli è costata una grave distorsione al pollice sinistro, causa rovinosa caduta al secondo giro. Il coriaceo Enrico non ha mollato di un centimetro, pur non potendo spingere adeguatamente è giunto al traguardo prima di tutti noi. Infine Berny (nella foto di Marco Riganti), che correva in casa, essendo direttore del Parco Campo dei Fiori, ed essendo dedicata al Campo dei Fiori la stupenda pista di Brinzio. Berny è stato grande, ha migliorato di ben 8 minuti la sua prestazione del 2009, è giunto 52°, un salto di qualità che ha premiato il suo allenamento e i nuovi materiali. Si chiude il sipario sulla Brinziobianca, e qualcuno dirà: era ora!

Il momento del tè

Scusate se insisto con la Brinziobianca2010, ma mi è giunta questa foto di Marco Riganti, che mi pare significativa, perché illustra la gioia di una fatica portata a compimento, e insieme la gioia del momento del tè, nettare graditissimo dopo 15 km sulla neve. Da sinistra vediamo Carletto Maroni, Riccardo Prando, Umberto Palmiero e Carlo Zanzi, che tiene in mano il bicchiere, sognato durante lo sforzo.
ps Si noti il professionista Riccardo, che indossa la giacca per evitare raffreddamenti, indumento che gli è stato consegnato dalla premurosa moglie Luisa.