Non so se Marco concorda.
lunedì 19 luglio 2010
Con Marco
Sesso scritto
Come i miei pochi lettori sanno, ho quasi sempre inserito nei miei romanzi e nei miei racconti scene erotiche. Per una ragione: mi considero un narratore che attinge dalla vita e non dai libri altrui o dalla fantasia estrema; il sesso è componente essenziale della vita e se ne può parlare. Con i dovuti modi, senza strabordare, perché come dice il mio amico Raimondo Fassa, è l'argomento più difficile da trattare in un romanzo. Può causare cadute clamorose e ferite da leccare. Inoltre un narratore (che sempre si mette a nudo) lo fa particolarmente in tali descrizioni, sicché chi lo conosce vede il volto dell'autore in quello del protagonista, ignorando le seguenti due leggi: 1) di norma lo scrittore si divide in più personaggi 2) lo scrittore in genere attinge sì dalla vita, ma non solo dalla propria, ci sono le vite altrui e c'è il grande capitolo chiamato desiderio. Vorrei comunque condividere con i miei lettori un pensiero: sono convito che le donne (grandi lettrici di romanzi) non amino simili descrizioni, a differenza dei maschi, che però non leggono romanzi. Mi sbaglio?
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