Non dobbiamo essere avari con la nostra felicità, nemmeno si trattasse di danaro. Noi lo sappiamo bene che la distanza tra la felicità e il soffrire può valere un secondo, pochi centimetri, lo spazio di un pensiero...allora spezziamo la nostra felicità con chi è triste...come fosse una pagnotta, un'ostia...non è necessario fare a metà...ne può bastare anche una scaglia.
martedì 1 giugno 2010
Arnaldo, poeta
Dopo il temporale mattutino
una rimanenza di nuvole
che si spalma uniforme col vento
in un tratto di cielo ad oriente
dove l'orizzonte non ha sbarre
e una fuga di cortili si rincorre
poi, al di là delle mura, la pianura
è un sogno da percorrere
e un percorso da inventare.
Che dedica!
A Carlo, amico e segno importante nella nostra città di valori e scelte capaci di cambiare il cuore..e magari un po' anche la storia. Con affetto Luisa
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