domenica 20 marzo 2011

Non so che dire

Guerra in Libia. Il presidente Napolitano invita a non avere paura e a non farsi prendere da facili e ingiustificati allarmismi. I nostri confini non verranno scalfiti dalle bombe libiche. Gheddafi usa toni da Guerra Santa. Gli Usa, la Francia, la Gran Bretagna e anche noi stiamo intervenendo -si dice- per difendere la popolazione vessata dal tiranno, ma si sa che non è tutta la verità. Mi verrebbe da dire: MAI LA GUERRA ma anche questa è utopia e, in casi estremi, può persino essere il male minore. Diciamo allora che non so che dire, e per fortuna non dipendono da me decisioni cruciali. La vita è complessa, non ho a mia disposizione le risposte precostituite di chi parla per partito preso. Più che altro penso e prego, prego come fa anche il mio amico padre Angelo (in foto, al centro) abituato a convivere con popoli di diversa etnia e religione, essendo missionario nel nord del Sudan: dove la guerra è pane quotidiano.

Padre Angelo, un tipo in gamba

La Provincia di Varese domenica 20 marzo 2011