Stamani sono stato alla Messa in ricordo di Fabio, giovanissimo ragazzo morto 5 anni fa. Durante l'omelia di don Pino mi è venuta questa immagine. Di fronte a simili, inaudite disgrazie è tempo perso chiedersi PERCHE'? E' come se un naufrago, finito in mare, si domandasse perché è capitata proprio a lui, oppure perché non ha imparato a nuotare quando era giovane, oppure perché l'acqua è così fredda, perché è buio, perché ha deciso di imbarcarsi su quella nave....una sola cosa conta: aggrapparsi a un pezzo di legno. Per la storia di Fabio c'è un solo pezzo di legno: pensare che viva ancora.
in foto: lo squadrone del Memorial Fabio Aletti
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