La virtù più importante del narratore è, a mio avviso, la pazienza. Occorre una pazienza infinita nella stesura di un romanzo. Mai farsi prendere dalla fretta. Ma non è finita. Occorre poi molta pazienza per andare alla ricerca di un editore, e poi la pazienza nell'attesa dell'uscita del libro, la pazienza di chi attende i pareri, l'esito delle vendite in libreria, la pazienza di sopportare le critiche....insomma, un narratore dovrebbe ringraziare di aver ricevuto il dono della scrittura non per i soldi, la fama, le gratificazioni del successo (riservati, fra l'altro, ad una ristrettissima elite) ma perché è lo strumento per fortificare, accrescere, potenziare, rinvigorire la pazienza, virtù essenziale.
in foto: il mio amico, narratore varesino Riccardo Prando
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