Atlanta 1996: le Olimpiadi del Centenario, tanti soldi e tanta Coca Cola. Per me iniziano bene sin dalla cerimonia d'inaugurazione, ma lo sport non c'entra. Sento per la prima volta Celine Dion, l'usignolo del Quebec, una voce fantastica che introdurrà i Giochi con una canzone per me indimenticabile. Torno a seguire maggiormente lo sport anche in televisione, ho ripreso a praticare sport attivo, soprattutto la corsa. Vorrei correre una maratona. Oro per Yuri Chechi agli anelli. Lo conosco bene, si allena a Varese, nella palestra che mi ha accolto per tanti anni. Un personaggio. Un gran simpatico. Altro mio idolo:
Michael Johnson, il soldatino, che vince 200 e 400, ruba il record del 200 a Pietruzzo Mennea, una corsa poco estetica ma molto redditizia. Infine Jannie Longo, che vince la gara in linea di ciclismo, battendo la nostra Imelda Chiappa. Eccomi con la Longo nel 2008, ai Mondiali varesini. 12 anni dopo Atlanta è ancora in sella: irraggiungibile.
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