La chiesa del paese era un edificio vecchio di almeno cent'anni, sodo, sgraziato e utile come le mani dei contadini. Dedicato alla Madonna del Perdono, il santuario era tanto stipato nelle feste quanto sgombro nei feriali....La pessima costumanza di mercanteggiare in chiesa era deprecata anche dal priore don Andrea, che alternava il latino e il dialetto, la rigidità del dogma con la bonomìa del padre che troppo conosce i suoi figli, molto la debolezza degli uomini ma non si stanca di sperare nel miracolo, nella puntualità alle funzioni e nel rispetto del Padre Eterno...
dal racconto 'La scheggia impazzita'
foto: la chiesa della Madonna del Perdono di Goito, recentemente restaurata
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