A meno che uno abbia una illimitata fede in Dio (tutto è grazia, tutto è dono) o sia talmente egoista e narcisista da considerarsi il centro dell'universo (ma sono eccezioni), per il resto di fronte ad un figlio non è raro pensare 'Mio Dio, cos'ho fatto!', posti di fronte alla grande responsabilità che deriva da una simile impresa creativa. E' comprensibile allora l'atteggiamento protettivo di molti genitori, come a dire: 'Guarda, scusa se ti ho messo in questa bolgia, ma non ti preoccupare, ti proteggo io...' E così il senso di colpa un po' si attenua. Ma se questo figlio (che non ha scelto di nascere) si ammala, e se addirittura muore in giovane età, come nel caso di Fabio Aletti (foto), allora davvero il dolore diventa assoluto, e solo un miracolo può far sopravvivere un padre e una madre.
Nessun commento:
Posta un commento