Non è certo solo colpa dei giornalisti, se le buone notizie hanno poco spazio sui giornali. Anzi, loro (i giornalisti) colpe non ne hanno. Devono difendere il posto di lavoro. Le buone notizie non interessano ai lettori, non sono appetibili come una brioches. Dopo decenni e decenni di giornalismo, ormai si sa bene cosa interessa e cosa no. E allora la vera domanda da porsi è questa: "Perché alla gente non interessano le buone notizie? Quelle che descrivono azioni encomiabili, esempi di generosità, scatti di altruismo?" Ciascuno si dia la risposta che vuole, ma il dato resta inoppugnabile. Se amassimo il bene e detestassimo il male, i giornali confezionerebbero prime pagine, articoli di fondo e titoli del tutto opposti rispetto agli attuali.
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