Più sotto leggerete un mio giudizio non proprio lusinghiero nei confronti dell'eminente Eugenio Scalfari. Sono stato forse un po' troppo severo, soprattutto perché conosco poco o nulla il grande giornalista, e mi sono basato solo sulle parole ascoltate in una sera. Quindi parziali. E poi non sono abituato a dare giudizi definitivi e severi. Però una cosa davvero mi ha sorpreso del suo dire. Posso capire che uno non creda in Dio, che non ne escluda l'esistenza ma che per lui tale esistenza non sia determinante. Posso capire che uno non senta il bisogno di pregare, non abbia necessità di soccorsi trascendenti. Però la nostalgia di Dio o di un dio qualsiasi; il piacere di pensarlo esistente. La speranza che la vita non finisca mai. La meraviglia di fronte ad uno spettacolo che non può essere umano... Insomma, non si può arrivare a dire (non virgoletto, ma il segmento di senso era questo): Dio? C'è? Non c'è? Ma chi se ne frega!
carlo.zanzi@tele2.it
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