Enrico Ruggeri e Roberto Bobo Maroni: bell'incontro ieri nell'ambito del Premio Chiara. Due personaggi di successo che sanno vivere il successo con leggerezza, senza prendersi troppo sul sero. Mi pare una corretta lettura del senso della vita. Mi sembra saggezza. Miei coetanei con passioni ancora giovanili e gusto per l'ironia. Che sanno raccontare con sincerità il loro vissuto. Ruggeri ha detto fra l'altro che ogni storia meriterebbe una sceneggiatura. E concordo. Non ci sono vite noiose. Vedo piuttosto uno spreco, nel senso che la maggior parte delle vite resta anonima, mentre meriterebbe più pubblicità. E poi Ruggeri ha confermato una mia idea: non si crea senza emozione, se non c'è alla base uno stato d'animo da mare mosso e non da calma piatta. Non si crea senza soffrire almeno un po'.
Nessun commento:
Posta un commento