Ciao, don Marco, bomber di Dio. Nella foto, avevi appena celebrato Messa, negli spogliatoi del Varese calcio, lo scorso Natale. Io ero stato il tuo chierichetto. Negli ultimi anni mi hai insegnato che anche quando il male ti prende alla gola, si può mantenere la fede in Dio e, nei momenti di pace, essere capaci di grandi gesti di carità. Certe tue prediche restano memorabili. Per fortuna le hai messe per iscritto e me le hai regalate. Non siamo riusciti a scrivere a quattro mani il libro della tua vita. Non importa. Fra gli scaffali della mia libreria (e di quella di molti altri tuoi amici) ci sei, e ci starai a lungo. Concordo con te: Dio non è il padrone della morte.
Nessun commento:
Posta un commento