Ho scritto e pubblicato il racconto lungo CICALE AL CARBONIO nel 2008, volevo mettere per iscritto le mie competenze in ambito ciclistico, il mio amore per la bici e la mia passione per l'amore. Volevo anche rendere omaggio a Varese, che quell'anno ospitava i Campionati Mondiali di ciclismo su strada. A quattro anni di distanza ripropongo qui quel racconto, sperando di fare cosa gradita.
uno
Il
sangue le friggeva nel cervello. Beatrice partì come un proiettile: “Senti,
prendi quella bici e buttala nel lago. E poi vacci dietro.”
“Ma che ti ha preso?” disse Marco, seduto, senza togliersi La
Gazzetta dello Sport dagli occhi.
Lei gli strappò il giornale dalla faccia: “E almeno
guardami.”
“Ti guardo, ti guardo…”
“Ami solo quel pezzo di ferro.”
“Esageri.” Ma era vero. Marco capì che non era il momento di
barare, sua moglie era imbizzarrita. E mentre pensava alla complessità
dell’esistenza, ed era scocciato perché prima della discussione aveva appetito
e adesso sentiva lievitare la nausea, lei cominciò a piangere: “Al diavolo te e
il tuo mestiere.”
“Sei stressata.”
“Crepa.”
1-continua
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