Il non accontentarsi è la nostra benedizione e la nostra maledizione. Da un lato ci permette di sperimentare qualcosa in più della normalità, dall'altro ci regala la sofferenza di un'incompiuta. Del resto è la sofferenza che ci fa apprezzare la gioia della rinascita, come il buio ci fa comprendere sino in fondo la bellezza della luce, il freddo ci fa gustare il calore. O si vive di opposti o si sta nel mezzo, dove si campa così così.
in foto: il mio amico Luigi Orrigoni, uno che non si è mai accontentato
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